Negli ambiti odontoiatrici, il concetto di implantologia dentale “a carico immediato” e di ottenere denti fissi entro 24 ore sta diventando sempre più diffuso e discusso. Per “carico immediato”, si intende il collegamento rapido di una protesi fissa all’impianto dentale, solitamente entro un intervallo di 24-48 ore dall’inserimento dell’impianto stesso nell’osso, evitando l’attesa dei tempi naturali di guarigione dei tessuti. Questo metodo offre una riabilitazione estetica e funzionale quasi istantanea, senza la necessità di protesi mobili temporanee durante il periodo di integrazione dell’impianto nell’osso. Ma quali sono le condizioni che consentono l’applicazione di questa tecnica? E quali potrebbero essere le controindicazioni? In campo odontoiatrico, così come in altri ambiti medici, è fondamentale valutare attentamente ogni caso clinico prima di optare per una determinata tecnica, comprendendo i vantaggi e gli svantaggi di ciascun approccio terapeutico in relazione alle caratteristiche specifiche del paziente trattato. Esaminiamo quindi le due pratiche implantologiche, “a carico immediato” e “a carico differito”, per comprendere appieno le implicazioni di entrambe.