Ortodonzia
L’Ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa dell’allineamento dentale, ma non solo. Avere i “denti dritti”, o meglio avere un’occlusione dentaria perfettamente bilanciata, è un fattore di prevenzione e di benessere per tutto il cavo orale a 360° anche nel lungo periodo, in quanto fa sì che i denti siano più detergibili e meno soggetti ad attacchi dovuti alla placca batterica, oltre che rendere più predicibile qualsiasi intervento effettuato all’interno della propria bocca (ad esempio prima di riabilitazioni protesiche o implantari).
L’ortodonzia studia dunque le diverse anomalie nella costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari, con lo scopo di prevenirle e, laddove serva, correggerle, producendo miglioramenti della funzione masticatoria, delle pratiche di igiene, ma anche favorevoli cambiamenti estetici di viso e sorriso, oltre che, spesso, della respirazione e della pronuncia.
Quando è necessaria una visita dall’Ortodonzista?
Una visita ortodontica dovrebbe rientrare tra quelle effettuate, di routine, nei bambini in crescita, poiché grazie ad essa è spesso possibile intercettare e dunque prevenire eventuali difetti funzionali e scheletrici difficilmente risolvibili in età più avanzata.
Ma va sottolineato che una visita dall’ortodonzista è sempre e comunque consigliata a partire dai 5 anni in su, in quanto la terapia ortodontica non è appannaggio unicamente dei piccoli pazienti, ma può essere ritagliata su misura anche per il paziente adulto, con l’utilizzo di apparecchiature estetiche di basso impatto sulla vita di relazione.
Terapia ortodontica per bambini e adulti
Possiamo distinguere diverse fasi del trattamento ortodontico, a seconda dell’età in cui questo venga intrapreso:
Età infantile
Per età infantile si intende quella fase nella quale è presente una dentatura mista (solitamente tra i 5 e i 9 anni).
In tale fase è possibile intraprendere una terapia intercettiva utilizzando apparecchi fissi e mobili.
Lo scopo di un trattamento ortodontico a questa età è quello di guidare lo sviluppo delle ossa mascellari e quindi l’eruzione dei denti permanenti in una posizione corretta.
Adolescenza
Durante l’adolescenza è possibile intraprendere una terapia ortodontica vera e propria, gestendo l’allineamento dentale con apparecchiature fisse di varie tipologie. Se in precedenza il paziente è stato sottoposto ad un trattamento intercettivo ci si trova in questa fase facilitati, in quanto è stato predisposto il corretto rapporto delle arcate dentarie e il sufficiente spazio per l’allineamento dentale, eliminando il rischio di interferenze muscolari o articolari che potrebbero ostacolare il trattamento.
Età adulta
In ortodonzia si parla di adulto quando la crescita cranio-facciale è terminata e la dentizione permanente completa. Diversamente da quanto si è portati a credere, in questa fase è ancora possibile intervenire con un trattamento ortodontico, il quale può anzi rivelarsi assolutamente fatale per risolvere diverse problematiche. La terapia ortodontica in età adulta non ha infatti soltanto come scopo l’allineamento dentale, ma sopratutto la creazione di contatti ideali fra le arcate superiore ed inferiore al fine di porre rimedio a problematiche funzionali (che spesso vengono a coinvolgere la salute gengivale, le articolazioni temporo-mandibolari e la muscolatura masticatoria).
In presenza di malocclusione dovuta ad una malformazione delle ossa mascellari, l’ortodonzista può avvalersi della collaborazione di un chirurgo ortognatico (specialista del distretto maxillo-facciale) per risolvere problematiche sia funzionali che estetiche (correggendo l’occlusione dentaria ne consegue una migliore funzione masticatoria e respiratoria, normalizzando dall’altra parte l’aspetto e l’armonia del viso).
Quanti e quali tipi di apparecchi dentali esistono?
Apparecchiature mobili
Particolarmente utilizzati in età infantile e adolescenziale, gli apparecchi removibili vengono di solito maggiormente apprezzati dai pazienti, che pensano di poterne fare un uso limitato (per es. solo la notte). Il successo terapeutico degli apparecchi mobili può essere tuttavia raggiunto solo portando l’apparecchio con costanza, dunque sarà sempre l’ortodonzista a stabilire quale sia lo strumento più idoneo per il caso trattato.
Apparecchiature fisse
Gli apparecchi fissi consistono in un insieme di elementi fissati ai denti (attacchi o brackets) con archi di filo in acciaio o simili materiali. Non sono molto amati dai pazienti, che per una questione estetica preferiscono gli apparecchi removibili (i quali però, dovendo essere portati con costanza per raggiungere i risultati pianificati, comportano in realtà la medesima problematica estetica), ma hanno l’indubbio vantaggio, spesso sottovalutato, oltre che di un pieno controllo sul movimento dei denti di richiedere pochissimo impegno da parte dei pazienti.
Apparecchiature invisibili
Consapevoli dei disagi estetici comportati dal dover indossare costantemente un apparecchio fisso o mobile, soprattutto in un età adulta, si è nel tempo cercato di migliorare l’estetica delle apparecchiature, riducendone le dimensioni e utilizzando materiali meno evidenti come ad esempio la ceramica.
Apparecchiature linguali
Un’altra brillante soluzione estetica sono le apparecchiature linguali, ovvero applicate sul lato interno dei denti, che adatte ad adolescenti e adulti hanno drasticamente ridotto l’imbarazzo di portare l’ apparecchio.
Aligners
La novità che ha sancito più plausi è stata senza dubbio la nascita di allineatori trasparenti (per pazienti adulti), apparecchi mobili che grazie alla loro particolare costruzione consentono, in casi ben selezionati e gestiti da uno specialista, di ottenere ottimi risultati.
Quanti e quali tipi di apparecchi dentali esistono?
Apparecchiature mobili
Particolarmente utilizzati in età infantile e adolescenziale, gli apparecchi removibili vengono di solito maggiormente apprezzati dai pazienti, che pensano di poterne fare un uso limitato (per es. solo la notte). Il successo terapeutico degli apparecchi mobili può essere tuttavia raggiunto solo portando l’apparecchio con costanza, dunque sarà sempre l’ortodonzista a stabilire quale sia lo strumento più idoneo per il caso trattato.
Apparecchiature fisse
Gli apparecchi fissi consistono in un insieme di elementi fissati ai denti (attacchi o brackets) con archi di filo in acciaio o simili materiali. Non sono molto amati dai pazienti, che per una questione estetica preferiscono gli apparecchi removibili (i quali però, dovendo essere portati con costanza per raggiungere i risultati pianificati, comportano in realtà la medesima problematica estetica), ma hanno l’indubbio vantaggio, spesso sottovalutato, oltre che di un pieno controllo sul movimento dei denti di richiedere pochissimo impegno da parte dei pazienti.
Apparecchiature invisibili
Consapevoli dei disagi estetici comportati dal dover indossare costantemente un apparecchio fisso o mobile, soprattutto in un età adulta, si è nel tempo cercato di migliorare l’estetica delle apparecchiature, riducendone le dimensioni e utilizzando materiali meno evidenti come ad esempio la ceramica.
Apparecchiature linguali
Un’altra brillante soluzione estetica sono le apparecchiature linguali, ovvero applicate sul lato interno dei denti, che adatte ad adolescenti e adulti hanno drasticamente ridotto l’imbarazzo di portare l’ apparecchio.
Aligners
La novità che ha sancito più plausi è stata senza dubbio la nascita di allineatori trasparenti (per pazienti adulti), apparecchi mobili che grazie alla loro particolare costruzione consentono, in casi ben selezionati e gestiti da uno specialista, di ottenere ottimi risultati.