CHIRURGIA ORALE
La chirurgia orale si occupa di tutta una serie di interventi chirurgici tesi a porre rimedio a situazione biologiche o anatomiche problematiche, oppure a situazioni patologiche divenute in alcuni casi diversamente intrattabili.
Oltre alle più note estrazioni dentali la chirurgia orale si occupa di apicectomie, innesti e rigenerazioni ossee e gengivali, con lo scopo di migliorare considerevolmente la salute orale del paziente e, il più delle volte, preparare la struttura originaria per successivi trattamenti implantari.
Con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e protocolli chirurgici collaudati, ogni intervento è condotto nello studio del Dott. Cristiano Villani nel massimo rispetto della salute del cavo orale.
Grazie alle indagini preventive e ai controlli cui il paziente viene sottoposto prima, durante e dopo ogni intervento, qualsiasi tipo di complicanza e disagio post-operatorio sono ridotti al minimo.
Presso il nostro studio gli interventi possono inoltre essere eseguiti in sedazione cosciente, al fine di ridurre paure e ansie del paziente, oltre allo stress della stessa seduta chirurgica, in tutta sicurezza.
Chirurgia estrattiva
L’estrazione dentale è un atto chirurgico necessario quando un elemento non può essere recuperato con terapia predicibile.
La chirurgia estrattiva si occupa di estrazioni dentali semplici e complesse.
I casi di maggiore difficoltà sono quelli che riguardano denti e/o radici in inclusione osteomucosa parziale o totale, per i quali si rende spesso necessario il supporto della diagnostica per immagini al fine di pianificare le estrazioni più problematiche in maniera sicura.
La tecnica chirurgica corretta prevede la rimozione del dente e/o della radice incluse senza recare danni alle pareti alevolari come pure al parodonto superficiale.
Chirurgia endodontica
La chirurgia endodontica è la branca dell’odontoiatria che si occupa del trattamento di lesioni apicali (es. granulomi e cisti), che non rispondono o non possono essere trattate con terapia endodontica convenzionale (devitalizzazione del dente attraverso la corona).
Si procede all’approccio chirurgico soprattutto nei casi in cui il paziente sia soggetto a fenomeni ascessuali frequenti e dolorosi, oppure quando la cura canalare, sebbene eseguita in maniera corretta, non abbia portato ad una guarigione della lesione apicale.
Spesso le lesioni apicali sono conseguenze stesse di un intervento di devitalizzazione incompleto, ovvero che non ha potuto offrire soddisfacenti risultati per impossibilità a trattare totalmente la radice a causa di limitazioni anatomiche, fisiche (es. un canale bloccato da corpi estranei impossibili da rimuovere), o di un riassorbimento dei materiali utilizzati.
E’ consigliabile un’apicectomia anche nel trattamento di lesioni apicali in presenza di perni cementati nella radice, per prevenire una frattura radicolare nel tentativo di rimuovere il perno presente e una conseguente, necessaria, estrazione del dente.
La chirurgia endodontica offre enormi possibilità, che devono essere attentamente valutate dall’odontoiatra prima di ritenere irrecuperabili denti che potrebbero invece essere curati con successo. Spesso trattare il dente chirurgicamente è infatti non solo preferibile, ma se l’intervento è correttamente eseguito le percentuali di successo sono elevate, con l’ indubbio vantaggio per il paziente di conservare il proprio elemento dentale.
Chirurgia mucogengivale
La chirurgia mucogengivale si occupa di ricostruire il tessuto gengivale perduto con l’obbiettivo di salvaguardare l’estetica e la salute dentale, eliminando le recessioni gengivali che esponendo la radice del dente (rivestita di cemento e non di smalto come la corona) la rendono facilmente soggetta all’instaurarsi di abrasioni, carie o ipersensibilità dentinale.
Il compito di tale tecnica chirurgica è quello di:
- ridurre la sensibilità termica
- ripristinare l’estetica del sorriso
Chirurgia pre-protesica
La chirurgia pre-protesica è una branca della chirurgia orale che comprende tutte le procedure chirurgiche atte ad eliminare lesioni o anomalie dei tessuti duri e molli dei mascellari al fine di creare adeguate strutture di supporto per il successivo posizionamento di protesi fisse o mobili, garantendone funzionalità e al contempo estetica.
Il miglior supporto protesico prevede infatti l’assenza di condizioni intraorali o extraorali anomale o patologiche, con un corretto rapporto dei mascellari, un’adeguata forma della volta palatina, un osso alveolare ampio, una congrua profondità vestibolare e, non in ultimo, una consona copertura mucosa.
Il successo della preparazione chirurgica pre-protesica dipende da un’attenta valutazione e pianificazione del trattamento odontoiatrico e chirurgico: solitamente le anomalie ossee vengono affrontate e corrette prima di quelle dei tessuti molli, e durante l’intero iter di trattamento devono essere prese in considerazione tanto la progettazione protesica finale quanto gli obiettivi estetici e funzionali a lungo termine.
Tra i più importanti e diffusi interventi chirurgici pre-protesici troviamo:
Rigenerazione ossea guidata (GBR)
La rigenerazione ossea guidata è una tecnica chirurgica attraverso la quale è possibile aumentare i volumi delle strutture ossee sia in senso verticale che in senso orizzontale.
Grazie ad essa si sono aperti nuovi orizzonti per l’implantologia odontoiatrica come pure per altri campi della chirurgia orale, laddove risulti necessario un incremento osseo.
Tale procedura, volta a promuovere la formazione di nuovo osso, trova infatti particolare indicazione nei casi di atrofia delle creste ossee residue dovuta all’estrazione di elementi dentari o ad edentulia (perdita o mancanza di denti), ed viene effettuata anche al fine di poter inserire impianti dentali in situazioni di insufficienza ossea, consentendo così una riabilitazione protesica stabile e funzionale nel tempo, senza rinunciare all’estetica…
Rialzo del seno mascellare
Il rialzo del seno mascellare è una tecnica chirurgica che si rende necessaria ogni volta che si devono inserire degli impianti dentali nei settori posteriori del mascellare superiore in presenza di ridotti volumi ossei. Essa consiste nell’aumentare lo spessore verticale dell’osso mascellare mediante l’innesto di un particolato osseo al fine di creare un supporto stabile e adeguato alla riabilitazione protesica.
Il seno mascellare è infatti una fisiologica cavità aerea (rivestita internamente da un tessuto epiteliale detto “membrana di Schnerider”), che si estende all’interno dell’osso mascellare superiore, posteriormente, e spessissimo a seguito di estrazione o perdita di denti posteriori dell’arcata superiore si assiste ad un progressivo abbassamento del seno a causa di un riassorbimento osseo…
Mini Rialzo del seno mascellare
È la tecnica che viene eseguita per ottenere un aumento volumetrico di pochi mm di altezza su un sito di spessore osseo insufficiente.
Nel nostro studio l’intervento viene eseguito mediante tecnica idropneumatica con dispositivo di chirurgia piezoelettrica attraverso la via crestale, per consentire il sollevamento della membrana di Schneider…
Grande Rialzo del seno mascellare
È la tecnica che viene eseguita qualora esista, nella zona mascellare posteriore, uno spessore osseo residuo fortemente ridotto in altezza.
La tecnica si esegue in anestesia locale, mediante il sollevamento di un opportuno lembo mucoperiosteo e successiva apertura di una botola ossea (antrostomia) nella quale, dopo aver sollevato la membra di Schneider, si procede ad inserire il sostituto osseo…